Per una crescita consapevole
Testo di: Giovanna Mazzarino
Agli inizi del XX secolo siamo stati testimoni in Occidente della nascita di nuove scuole di astrologia che, ispirandosi alle filosofie orientali, svilupparono nuovi metodi di interpretazione della carta natale. La profonda insoddisfazione, vera fonte di sofferenza che caratterizza la nostra società fin dal dopo guerra e che porta alla continua ricerca del vero significato della vita, ha reso necessario individuare un nuovo approccio all’astrologia.
Il karma e la sofferenza quali mezzi di purificazione e crescita
In Oriente la legge del karma è una risposta esauriente alla sofferenza in questo mondo: essa afferma che la rinascita non è che una “purificazione” dell’individuo da una vita all’altra. E in Occidente la Religione Cristiana non si allontana poi tanto da questo concetto quando parla di sofferenza fisica ed emotiva come mezzo per comprendere la vita nelle sue espressioni più elevate, e quindi raggiungere la “purificazione” di corpo ed anima. Ambedue i punti di vista, quello cristiano (occidentale) e quello karmico (orientale), ammettono che vi sia un sentiero che l’individuo deve percorrere perché possa “crescere” spiritualmente e che la sofferenza terrena potrà essere minore se questa “crescita” o “evoluzione” viene sperimentata in modo consapevole.
Le nuove scuole astrologiche pongono l’individuo al centro dell’universo, evidenziando più l’aspetto “spirituale” e psicologico della persona che quello previsionale classico, inteso come individuazione dei soli eventi “materiali”. Il metodo di previsione tradizionale non soddisfa più. Se da un lato è vero che ogni giorno dobbiamo confrontarci con esigenze di ordine materiale, nel nostro intimo sentiamo che queste non sono altro che la manifestazione di un qualcosa che va oltre il conosciuto. Oggi si sente più forte la necessità di individuare e interpretare nella carta natale la crescita interiore della persona. Nel mondo moderno ciò che più conta è capire come fare uso delle buone opportunità che offre la vita, così come delle difficoltà che inevitabilmente vi si incontrano. Vogliamo essere consapevoli del nostro percorso per essere pronti ad affrontarlo, sperimentando tutte le potenzialità descritte nella carta natale.
Individuazione del percorso di crescita nella carta natale
In un certo senso, queste nuove scuole di astrologia cercano di dimostrare che c’è una relazione fra karma e carta natale. Per individuare il processo evolutivo dell’individuo nella carta natale vengono esaminati in particolare i Nodi Lunari Sud e Nord, che sono punti virtuali dello spazio corrispondenti astronomicamente ai due punti d’intersezione dell’eclittica lunare con quella terrestre. I segni, le case occupate e gli aspetti che i Nodi Lunari formano con gli altri pianeti, mostrano le “tendenze latenti” della persona, e laddove la filosofia della reincarnazione non viene riconosciuta, il Nodo Sud assume il significato di “carattere” della persona alla nascita, mentre il Nodo Nord indica il “carattere” che la persona dovrà acquisire nel corso della vita. Ad ogni modo, il giusto percorso per una crescita consapevole prevede che non ci si debba liberare dalle tendenze del Nodo Sud di nascita, ma che si raggiunga un equilibrio fra Nodo Sud e Nodo Nord.
Questa nuova lettura della carta natale mette in evidenza l’importanza delle nostre azioni in relazione al tempo presente, più che al passato o al futuro. Ed infatti, le ideologie del XX secolo vertevano su questa visione dell’esistenza. Il filosofo indiano J. Krishnamurti (1895-1986) che in India, negli Stati Uniti ed in Europa è stato fra i primi a parlare di concetti quali la libertà di pensiero, il distacco dal passato, la libertà dalla sofferenza, l’amore senza condizioni, la consapevolezza di sé, nonché dello studio e delle tecniche per il raggiungimento della crescita spirituale, nel 1969 diceva: “L’uomo vive in base al tempo. Inventare il futuro è stato il suo gioco preferito per fuggire”. (“Libertà dal conosciuto”, 1969).
Non solo non fuggiremo più dalla realtà del presente, ma riuscendo ad individuare nella carta natale quelle energie che dobbiamo sviluppare per “purificarci”, e quelle che dovremmo controllare per limitare le nostre sofferenze, ci confronteremo anche con esperienze esistenziali difficili, ed è così che diventeremo consapevoli del nostro particolare ruolo nella vita, obiettivo della nostra esistenza che istintivamente cercheremo di portare a termine. L’istinto ci guiderà sicuramente verso il nostro scopo, ma la consapevolezza potrà rendere più facile il nostro cammino, che sarà così segnato da meno sofferenze e depressioni (che sono una conseguenza dell’ignoranza), aiutandoci a mettere a fuoco il nostro obiettivo, la nostra “missione”. Naturalmente, noi siamo gli unici a poter portare a termine questa “missione”, e nessuno potrà aiutarci, se noi non lo vogliamo veramente.
Importanza della consapevolezza
Nel Terzo Millennio questo significato dell’astrologia avrà un’importanza maggiore che in passato, e questa nuova visione costituirà un passo in avanti verso l’evoluzione di tutta l’umanità, perché sentiremo crescere sempre più in noi l’esigenza di conoscerci meglio. Krishnamurti insegnava che “…. la conoscenza di sé è l’inizio della meditazione…. quella che nasce dall’investigazione di sé stessi, cioè dalla consapevolezza di sé.” Ed anche: “Nostro compito non è perseguire l’inconoscibile, ma di comprendere la confusione, il tumulto, la miseria in noi stessi; e allora, oscuramente, nascerà quella cosa nella quale vi è gioia.” (“La prima ed ultima libertà”, 1954). Credo che l’astrologia possa pienamente soddisfare questa visione della vita, e cioè renderci consapevoli a tal punto da dar inizio alla meditazione per far germogliare il seme della gioia che è in noi.
Nel XX secolo, l’opinione pubblica ha riconosciuto l’importanza della psicoanalisi come strumento che aiuta la gente a conoscersi nel profondo. Auguriamoci che il Nuovo Millennio possa riconoscere finalmente l’astrologia come strumento per capire e risolvere i conflitti psicologici dell’individuo attraverso la consapevolezza di sé. Ma perché questo si realizzi, è necessario che l’approccio all’astrologia divenga “olistico”, e cioè che l’astrologo tenga conto non solo delle esigenze materiali ma soprattutto dell’anima dell’individuo. Questa è la vera unione fra Cielo e Terra, fra Yin e Yang, tanto auspicata dalle filosofie orientali. Basta solo esserne consapevoli.
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