Metodi che costituiscono il massaggio aromaterapico
Testo di: Renato Tittarelli
Il massaggio aromaterapico si è sviluppato in epoca moderna nel ‘900 soprattutto in Francia ed Inghilterra, estendendosi velocemente oltre i confini europei, inglobando le migliori metodologie di pratica manuale di tradizione occidentale ed orientale del tempo.
Naturalmente venne assorbito anche il pensiero filosofico sottostante come: quello della psicologia umanistica che prese il via negli anni sessanta nell’Esalen Institute, in California (dove si svilupparono anche l’Human Potential Movement e le moderne discipline olistiche) proponendo tecniche di massaggio capaci di agire sia sul corpo, sia sulla mente, sia sull’anima; quello dell’antico approccio yogico che parte dal controllo e dalla pacificazione del respiro e dei movimenti corporei eseguiti con maestri e lentezza; la teoria dei flussi energetici e dei punti vitali contemplati nell’agopuntura e nella Medicina Tradizionale Cinese; la scoperta dei blocchi corporei e delle corazze caratteriali che intralciano il flusso della vitalità e del piacere dovuta alle ricerche sull’orgone (bioenergia) e la sessualità di Wilhem Reich.
Tra i metodi e le tecniche manuali che meritano di essere riconosciuti come componenti responsabili del successo del massaggio aromaterapico abbiamo:
- il massaggio svedese
- il massaggio neuromuscolare
- il drenaggio linfatico manuale
- la riflessologia plantare
- il massaggio reichiano
- il massaggio californiano
- lo shiatsu
La respirazione nel massaggio aromaterapico
Perché i movimenti nel massaggio aromaterapico avvengano lentamente, senza sforzo, occorre che diventiamo consapevoli del nostro respiro, che da veloce e superficiale divenga lento e profondo, che il suo ritmo rimanga costante, affinché chi riceve il massaggio possa affidarsi a noi e possa decidere di rilassarsi migliorando la qualità del suo respiro, entrando in risonanza con quello del massaggiatore.
Spesso non ci accorgiamo di vivere quasi in apnea, di respirare velocemente e superficialmente, di essere così facilmente influenzabili e di essere in balia delle emozioni nostre e delle persone circostanti e quindi di accumulare facilmente ogni tipo di stress, fisico, emotivo e psichico. Occorre rammentare che assieme all’aria che inspiriamo entra in noi nuovo nutrimento fatto di ossigeno, subito trasportato dal sangue, ed energia vitale o “chi”, a cui dobbiamo la vita, che arriva agli organi di cui siamo composti attraverso i processi di ossigenazione e metabolici necessari a nutrire le nostre cellule. Attraverso l’espirazione al contrario espelliamo dal corpo l’anidride carbonica ed i prodotti di scarto della respirazione.
Grazie ad una buona respirazione aiutiamo il sangue venoso nella sua risalita, non avendo più la spinta del cuore e dovendo resistere alla forza di gravità. Anche la circolazione linfatica si avvantaggia di una buona respirazione, dovendosi basare sulle contrazioni dei muscoli per risalire lentamente verso l’alto.
Nel momento in cui effettuiamo una buona respirazione attuiamo un sano massaggio ai nostri visceri, mediato dal movimento del muscolo diaframmatico, che fa espandere il ventre, stimola e regola il sistema nervoso involontario presente con molti plessi nella zona addominale, tonifica tutti gli organi interni. In questo modo riusciamo già a ridurre ansia, stress, paure, cattiva digestione dei cibi e difficoltà escretive.
Il movimento e l’intenzione nel massaggio aromaterapico
Nel caso di un’azione manuale ciò che differenzia il tocco dal massaggio è che il primo termine si riferisce, ad un aspetto qualitativo del contatto, che non necessariamente ha bisogno di continuità e d’intenzione costante. Spesso con la parola “tocco” ci si riferisce ad una esperienza anche di contatto emotivo e psichico intenso con un “altro”, che potrebbe essere solo visivo, immaginativo e non necessariamente manuale.
È senza dubbio importante il modo in cui siamo toccati nel massaggio, questo ci permette di ricevere maggiormente dall’altro ed è in relazione con quello che il massaggiatore pensa in quel momento e che meglio rappresenta la sua intenzione, la sua centratura nello svolgimento del massaggio, a cui corrisponderà un determinato modo di respirare, di muoversi con le mani e col corpo.
Ad esempio ad un pensiero fluido e sereno corrisponderà un respiro profondo e regolare, un muoversi armonioso e lento delle mani lungo il corpo, così anche dei piedi e del bacino per spostarsi vicino al tavolo da massaggio o sul tappeto al pavimento, che ricorderà molto da vicino la bellezza formale di movimenti del tai-chi-chuan, antica arte di meditazione in movimento di tradizione taoista. Tutto il corpo sarà coinvolto nel movimento delle mani che si origina dalla pancia e che assomiglierà sempre più ad un danza.
I movimenti dovranno essere continui, se possibile in sincronia col respiro di chi effettua il massaggio per essere collegati ad una comprensione del tutto naturale del modo di propagarsi dell’essenza aromatica e dell’olio di base attraverso la cute, affinché possano raggiungere gli effetti che ci auspichiamo, nell’interesse del soggetto che sta ricevendo il massaggio.
A questo proposito possiamo comprendere meglio cosa ha da dire Glen Barclay sulla meditazione e la modalità di non-interruzione che la rappresenta, tratto dal libro “Mind over Matter”: “La non-interruzione è l’elemento più importante, l’elemento vitale sia nell’arte della scherma che nello Zen. Se tra due azioni c’è spazio per il solo respiro di un capello esiste interruzione. Quando si battono le mani, per esempio, il suono esce senza mai interrompersi. Allo stesso modo un movimento deve seguire a un altro senza essere interrotto dal pensiero cosciente”.
Scopo precipuo del massaggio aromaterapico è quello di favorire l’assorbimento degli oli essenziali attraverso la pelle, e nello stesso tempo la loro assunzione a livello olfattivo. Senza dubbio le manovre di sfioramento ed impastamento derivate dal massaggio svedese, quelle di pressione statica e continua, di manipolazione energetica delicata derivate dallo shiatsu e tante altre saranno attuate con calma e lentezza per rilassare i muscoli, i tendini, il sistema nervoso e far sì che gli oli vengano assorbiti facilmente e con piacevolezza dalla pelle e dai canali energetici (meridiani o nadi).