Massaggio con i Fiori di Bach: stati emotivi e corrispondenze cutanee
Testo di: Mirella Molinelli
Pubblichiamo in formato pdf, l’elaborato finale per il titolo di Operatore Olistico, indirizzo Salute Naturale, della Signora Mirella Molinelli (nella foto in occasione della consegna del titolo) che ha frequentato la formazione dell’Accademia Opera negli anni 2009/2010.
Ogni essere umano è un’identità emotiva ben precisa, oltre che fisica e uno degli errori più frequenti di questa nostra distratta società è la mancanza di tempo (e di volontà..) per ascoltare l’altro. Nel massaggio l’ascolto è sempre attivo, è un ascolto profondo, che nel silenzio parla delle proprie antiche origini, di quando l’uomo non aveva altro strumento se non le proprie mani per poter costruire, procurarsi il cibo e comunicare. Il linguaggio non verbale, la lingua dei segni: la comunicazione affidata alle mani è ancora oggi molto più espressiva di tante parole. Le mani possono dare amore o dolore, la vita o la morte, ma soprattutto le mani parlano, ascoltano, curano. L’energia che ogni essere umano possiede, quale dono inestimabile grazie al “soffio” divino ricevuto, è in tutto ciò che facciamo e quando si esegue un massaggio questa energia viene trasmessa, meglio: donata. Esiste una memoria antica, nell’essere umano, una memoria che porta in sé la tenerezza delle prime carezze materne ricevute alla nascita, la sicurezza dell’abbraccio di un padre o di un amico, quel “tocco” che consola, protegge, cura. Unire a tutto questo l’effetto armonizzante dei Fiori di Bach crea una cura completa della persona, che si sente finalmente al centro di un “progetto”: la realizzazione del proprio benessere, fisico ed emotivo.