Massaggio Ayurvedico

Testo di: Gaetana Camaggi
L’Ayurveda, letteralmente “la Scienza della Vita”, affonda le sue origini nella tradizione vedica dell’India ed è uno dei sistemi di salute basato sulla ricerca dell’equilibrio e dell’armonia più completi e antichi del mondo.
Secondo l’Ayurveda l’uomo e l’universo sono regolati da 3 principi coesistenti, centri di energia, chiamati Dosha. La salute fisica dipende dall’ equilibrio di tali energie vitali: Vata è il principio del movimento, Pitta presiede ai processi di trasformazione mentre Kapha è energia statica.
Ciascun individuo ha un dosha predominante che determina la sua costituzione psicofisica. Lo squilibrio dei dosha causa disfunzioni più o meno gravi che possono manifestarsi anche sotto forma di malattia.
La medicina ayurvedica si propone dunque di equilibrare le 3 forze, a seconda della particolare costituzione del paziente, e di armonizzare in tal modo il corpo e lo spirito. L’antica pratica naturale del massaggio o “Abyaangam” è uno dei più importanti trattamenti dell’Ayurveda.
In India il massaggio è sempre stato apprezzato e la gente lo adotta come una pratica di vita. Rinforza, rilassa, migliora il sonno, mantiene morbida e giovane la pelle, fa aumentare le difese immunitarie incrementando la produzione di globuli bianchi, migliora la vista e aiuta ad alleviare lo stress e la fatica.
Il massaggio può essere eseguito anche senza olio, ma il suo uso ne accresce notevolmente i benefici. Gli esperti ayurvedici del passato hanno sviluppato una sofisticata tecnica nella preparazione degli oli, che è giunta fino a noi attraverso le scuole tradizionali tra cui molto famose sono quelle del Kerala, nell’India meridionale.
La formulazione e i metodi di preparazione degli oli ayurvedici derivano dagli insegnamenti contenuti in antichi testi come l’Ashtangahrudayam, Sahasrayogam, Chakradattam, ed il Charaka Samhita, opere in cui non solo vengono classificate le sostanze vegetali e minerali, ma sono indicate anche le stagioni e le ore di raccolta, i metodi di purificazione, essiccazione e polverizzazione di erbe, radici, piante e frutti al fine di isolarne i principi negativi e di accrescerne i benefici, conservando ed esaltando l’energia presente nella Natura.
- Esistono innumerevoli oli per il massagio ayurvedico; i piú comuni sono quelli di sesamo e di semi di senape in cui vengono fatte bollire erbe medicinali. A seconda della costituzione ayurvedica e del tipo di pelle si utilizzano diverse formule di oli completamente naturali e pressati a freddo:
- Vata, per pelli normali e secche, ha un effetto calmante sul sistema nervoso;
- Pitta, per pelli sensibili, infiammate e con couperose, stimola la circolazione e ha un effetto rinfrescante ed emolliente;
- Kapha, per pelli grasse, riscalda, tonifica ed è benefico contro la ritenzione idrica.
Per identificare il dosha dominante, il terapeuta esamina il polso del paziente oppure lo sottopone alle domande di un test ayurvedico che considera l’individuo olisticamente.
Vi sono numerosi metodi di praticare il massaggio ayurvedico, ma a tutti, anche a chi non è un massaggiatore esperto, è data la possibilità di effettuare quotidianamente l’auto-massaggio con oli a base di piante ayurvediche.
Il massaggio va fatto al mattino, preferibilmente seduti, e dura circa un quarto d’ora.
Secondo la tradizione, l’olio dovrebbe essere riscaldato a una temperatura leggermente superiore a quella corporea. Se non si ha sufficiente tempo a disposizione si possono massaggiare soltanto il cuoio capelluto, le orecchie e le piante dei piedi.
Si comincia innanzitutto con lo strofinare i palmi delle mani finché diventano calde. Poi si massaggia la testa, effettuando dei piccoli movimenti circolari, in modo che lo scalpo si muova sulle ossa e la circolazione venga stimolata. Si strofinano gli occhi e si friziona tutta la superficie del viso. In seguito si massaggiano le orecchie, il collo e le spalle, fino ad arrivare alle braccia e alle mani.
Le ossa lunghe si massaggiano con movimenti “avanti e indietro”, mentre le articolazioni con movimenti circolari. Il seno e la pancia vanno massaggiati molto delicatamente con movimenti rotatori, evitando una pressione eccessiva.
Nel trattamento della spina dorsale si friziona vicino alle vertebre, agendo contemporaneamente su entrambi i lati e disegnando circoli con molta attenzione. Per le gambe, si procede allo stesso modo come per le braccia e si finisce con un massaggio dolce sulla pianta dei piedi.
Una volta terminato il massaggio, l’ideale è lasciare l’olio ancora per 10 minuti sul corpo prima di fare un bagno o una doccia. Questo lasso di tempo permette alla pelle di assorbire l’olio e di portare in superficie le impurità per facilitarne l’espulsione attraverso i pori.
Oltre ad essere una tecnica benefica per mantenersi in buona salute, il massaggio è soprattutto un atto d’amore verso se stessi o gli altri ed è quindi importante che venga eseguito in uno stato di calma e di tranquillità interiore.
Vuoi diventare Operatore Olistico specialista in Salute Naturale?
Iscriviti al nostro Corso Online in Salute Naturale