Un’ecologia spirituale per il terzo millennio. Incontro con Masaru Emoto
Testo di: Roberta Piliego
Un giorno, Maribell De La Torre, una mia cara amica dell’Ecuador, conoscendo la mia passione per il tema dell’acqua mi disse: “…l’acqua contiene in sé un numero infinito di risposte, ma la questione non riguarda la sua capacità di rispondere, bensì la domanda. Qual è la domanda?”
Sono d’accordo con la mia amica ecuadoregna, il punto è proprio questo: siamo uomini assillati da domande e affamati di risposte. La nostra grande possibilità consiste nel cercare e nel porre la domanda, la nostra domanda. Quella e non un’altra.
Ho avuto il privilegio e la felicità d’incontrare quel frammento di coscienza planetaria che è il dottor Masaru Emoto, lo scienziato giapponese che ha saputo dialogare con l’acqua. L’acqua ha risposto alle numerose domande del ricercatore suggerendo, in particolare, l’ipotesi di una nuova ecologia spirituale per il terzo millennio. Con la sua formula magica e il suo cristallo più bello, l’acqua ha inoltre indicato una direzione: H20, ovvero 2 parti di gratitudine ed 1 di amore.
INCONTRO CON MASURO EMOTO
D: HADO, ovvero il mondo delle energie sottili riferito alla coscienza. Qual è il rapporto tra HADO e acqua?
R: HADO è una parola giapponese con un significato ben preciso che si riferisce ad un’energia piccola e sottile. Per il popolo giapponese HADO sta diventando popolare, in dieci anni ho venduto quindicimila libri con questa parola sempre presente nel titolo! In Giappone abbiamo un centinaio di libri con la parola HADO.
D: Qual è stato il momento in cui ha capito che i cristalli d’acqua erano portatori di messaggi? Si è trattato d’intuizione o comprensione?
R: Otto anni fa cominciai a scattare queste fotografie per provare una cosa che già conoscevo, e cioè che l’acqua era in grado di memorizzare le informazioni. L’osservazione dei cristalli ha reso evidente come l’acqua reagisca alle informazioni a cui viene sottoposta. Dopo anni di lavoro e una decina di migliaia di scatti fotografici, ho potuto verificare che l’acqua ha una certa tendenza. La geometria del cristallo è l’informazione stessa che si cristallizza.
D: L’informazione quindi diventa segno?
R: Sì, certamente.
D: Nell’intervallo tra i meno venti gradi e i meno cinque gradi, l’acqua passa dallo stato solido del cristallo a quello liquido. In questo passaggio lei ha individuato un tempo, pari a una ventina di secondi, dove si tenta, attraverso una serie di scatti fotografici, di fermare l’emanazione di quell’energia sottile chiamata HADO. Cosa accade in quei venti secondi?
R: Intorno ai meno dieci gradi la cristallizzazione incomincia a formarsi. Il punto di cumulo è individuabile intorno ai meno cinque gradi, ma l’attività massima di emanazione dell’energia avviene a meno un grado. In quel secondo l’energia fiorisce nel cristallo che subito dopo si scioglie.
LA VIBRAZIONE DELLO SPIRITO
D: Gli esperimenti, ripetuti “a parità di condizioni”, hanno evidenziato strutture simili ma cristalli non uguali. Questa continua modificazione può essere spiegata in termini quantistici?
R: La coscienza umana vuole evolversi, non può stare ferma; e poiché è la coscienza ad influenzare l’acqua, non è possibile parlare di ‘parità di condizioni.
D: A questo proposito abbiamo visto che le parole, i pensieri, le emozioni, i sentimenti e i segni informano l’acqua che memorizzandoli li ritraduce, attraverso gli innumerevoli disegni dei suoi cristalli, in linguaggio figurativo. Ma prima di tutto ciò cosa c’è?
R: C’è lo spirito. L’acqua traduce la vibrazione dello spirito che diventata forma, geometria, informazione udibile.
D: Esponendo l’acqua alla vibrazione di due parole, una positiva ed una negativa, lei ha ottenuto un’immagine in cui il segno della parola positiva appare come il più forte e dominante. L’immagine indica la predominanza della bellezza. Questo risultato suggerisce una serie di considerazioni. Penso al ruolo della preghiera e della meditazione, ma anche alla nostra responsabilità di uomini nel coltivare pensieri, parole e gesti.
R: Sì, è vero. Questo processo, questa energia, può essere guidata solo dalla coscienza umana, e la responsabilità a cui lei ha fatto riferimento è estremamente importante. Se molte persone nutrono sentimenti e pensieri di amore e di gratitudine, il mondo non potrà che andare in quella direzione. Non esserne coscienti vuole dire rovinare il mondo e distruggere la vita.
RITROVARE L’UNITA’ CON IL DIVINO
D: Il suo lavoro induce ad un ripensamento del concetto di ecologia, suggerendo l’ipotesi di una nuova ecologia, un’ecologia spirituale per il terzo millennio che utilizza, come strumento d’intervento, l’espansione della coscienza.
R: Se io fossi Dio invierei sali minerali, 108 elementi affinché si formi il pianeta. Quindi, invierei il mio pensiero affinché si crei l’acqua come messaggero della mia intenzione. Questa intenzione, in risonanza con il pianeta e gli altri elementi, darebbe luogo al cristallo, ovvero alla matrice della mia intenzione di creare la vita. Come un legame chimico, prima occorre legare due elementi.
Questo primo legame formerebbe materia, forme e nuovi elementi più complessi. Ma, essendo Dio, sarei molto impegnato perché avrei molti altri bambini di cui occuparmi. Mi sarebbe necessario qualcuno che mi rappresentasse mantenendo quell’intenzione. In altre parole, avrei bisogno della razza umana la cui intenzione, all’inizio, era in risonanza e in unità con il Creatore.
Indubbiamente, in questo momento, c’è molto da fare. Se l’umanità riuscisse a intuire questa idea del Creatore, il mondo sarebbe armonioso. Questo fenomeno lo abbiamo chiamato cristallo, “Christus ist in allem”, che in tedesco significa Cristo è in tutto. Questa è la mia favola.
D: Il cristallo più bello è quello ottenuto dalla reazione dell’acqua sottoposta alla vibrazione delle parole “amore e gratitudine”.
R: Sì, assolutamente.
D: Mi è piaciuta molto la sua rilettura della formula dell’acqua, H2O, in termini di due parti di gratitudine ed una di amore…
R: A questo proposito voglio raccontarle una storia. Gli uomini hanno due orecchie e una bocca. Ascoltare è gratitudine, perché ascoltare significa accettare, accogliere. La bocca, invece, è amore, poiché attraverso la parola, quella vera, emana amore. Per questo esiste il concetto delle due orecchie e della bocca… ed ecco H2O!
L’UOMO DELL’ACQUA
Masaru Emoto è nato a Yokohama nel luglio 1943, si laurea all’International Relationships Course, Dipartimento di Scienze Umanitarie, Università di Yokonoma. Dopo aver lavorato per Chisan Co., Ltd e Chubu Yomiuri Shimbun, nel 1986 Masaru Emoto fonda la I.H.M. Co., Ltd. Nel 1992 si laurea dottore in medicina alternativa dalla Open International University. Sfida i misteri dell’acqua dopo avere conosciuto negli Stati Uniti l’M.R.A., Analizzatore di Risonanza Magnetica e la “micro-cluster water”.
Indirizza la sua ricerca, da un punto di vista personale piuttosto che scientifico, a vari tipi d’acqua: l’acqua presente nel corpo umano, l’acqua nella vita di ogni giorno e l’acqua presente sulla Terra.
Continua esperimenti creativi sulla base della convinzione che i cristalli di acqua riflettono l’essenza dell’acqua. Attualmente è Presidente del I.H.M. General Research Institute, I.H.M. Co., Ltd, e I.H.M. International Hado Membership.
Ha scritto vari libri tra i quali “The prelude to the Hado Age“, pubblicato da Sun Road Publishing Co., Ltd. Edito da Masaru Emoto e “Messages from Water“, pubblicato da Hado Kyoikusha Co., Ltd © 2000, Tokio.