L’anima, la sessualità e l’amore
Testo di: Antonio Sbisà
Il sesso rappresenta un’esperienza infinitamente misteriosa. Rappresenta la facciata dell’anima, una modalità di esplorazione del cosmo interiore. In una concezione olistica della crescita umana non dovrebbe stupire che tutte le nostre esperienze siano intrecciate insieme, per cui, nonostante l’evidenza materiale e letterale, la sessualità, lo spirito e l’anima sono talmente fusi da generare effetti profondi di realizzazione e di elevazione. ‘Nel sesso non cerchiamo solo la soddisfazione fisica, ma una risposta alle necessità dell’anima di un mondo armonioso e una vita creativa e motivata dall’amore’. Fare l’amore costituisce un invito allo spirito del sesso: un uomo e una donna sono in grado di ispirare fantasie ed emozioni così profonde ‘da portarci, con il loro abbraccio, al di là dei limiti della condizione umana per conoscere un altro livello di realtà’. L’aspetto spirituale e divino del sesso proviene ‘da un altro mondo’ e non può essere ridotto ad aspetti della personalità umana. L’anima ed il corpo non ci uniscono soltanto al prossimo, ad una persona, a diverse persone. Ci uniscono anche ad un’altra dimensione della realtà: una realtà eterna, mitica, immortale: ‘l’anima è l’amante misterioso che vive nel compagno conosciuto e lo trascende’. Si tratta poi di comprendere e di vivere in modo che il nostro amante ‘in carne ed ossa’ non rappresenti un ostacolo, ma bensì uno stimolo per il percorso verso la spiritualità.
“Il sesso pretende attenzioni particolari, dedizione e fantasia. Esige quel tipo di umiltà propria del rituale religioso in cui il devoto invoca, e non forza, la presenza di un dio o di uno spirito. Possiamo andare a cena, vestirci in modo attraente, sostenere una conversazione intima o ascoltare musica… tutto con il proposito di invocare gli spiriti della sessualità. Ma nel bel mezzo dell’amplesso intuizioni e immaginazione possono spingerci a fare cose che soddisfano non solo noi stessi e il nostro partner, ma ci allontanano dal mondo gelido dell’ego per portarci su una nuvola tiepida di fascinazione sessuale. In questa nube d’incanti di Afrodite – che gli eruditi hanno tradotto con “nube lucente” – il mistero sta nell’efficacia e nell’intensità dell’esperienza sessuale, quasi fosse il sacramento della religione di una divinità che si propone di approfondire la sensualità umana, conferendogli un significato trascendente l’umano.”
Puoi vivere un’intensa esperienza sessuale, una potente soddisfazione, immaginaria o genitale, ma poi ti sembra che il piacere si ritiri, che il momento sia passato, che la scarica della tensione si trasformi in noia o peso. Hai fatto molto bene all’amore, ti dici, vi dite, ma poi la vita riprende il suo corso, e non rimane che un debole ricordo. Ma se siamo colti dagli spiriti del sesso e dell’anima, se avvertiamo questa apertura del mistero e dell’infinito, l’intensità del piacere e dell’amore continuerà ad essere presente e ad aumentare la sua potenza, generando vortici di entusiasmo e di elevazione. Non si tratta certamente di aggiungere fantasie e sentimenti dall’esterno all’esperienza sessuale fisica. Ma di vivere l’entusiasmo dell’anima nel momento dell’eccitazione fisica, di aprire il corpo fisico stesso, allontanando l’ego e la mente. Ecco allora che sono gli dei stessi che vengono a fare l’amore con noi. Ecco il significato dell’erotismo eroico che ho segnalato: l’intensità del sentire l’eros porta a fare grandi imprese, a diventare un eroe, colui che osa e sperimenta livelli sempre più alti di creatività, proprio per rispondere all’energia divina che ti spinge e ti eleva. Posso incontrare lo sguardo magico di una fanciulla, posso vivere un’intensa esperienza sessuale con la donna, ed ecco che immense energie mi spingono ad amare, la fanciulla, la donna, recando doni, raffinando le energie, uccidendo i draghi, portandole il divino.
“Con il sesso scopriamo inoltre il potere e la direzione dei nostri desideri più profondi. Il piacere che troviamo nella dolcezza, nell’aggressività, nell’immaginazione e nell’esplorazione, nei giochi sadomasochistici, negli abiti, nelle parti del corpo, nei modi di baciare, nei luoghi e nelle ambientazioni… tutte queste preferenze, tanto strettamente legate alla passione, ci indicano chi siamo, dove le nostre anime vogliono condurci e quale forma assumono le nostre complessità e inibizioni. Grazie al sesso, esploriamo in ogni particolare le parti più segrete dell’anima.“
“Se riuscissimo a recuperare il senso della sacralità dell’eros e del luogo creativo e divino che occupa nella natura delle cose, capiremmo come è assurdamente piccolo il nostro concetto di sesso e forse riusciremmo a riportarlo senza più moralismi al centro della vita, perché può prodigare tesori di intimità e vitalità. Prima di poter arricchire e approfondire la sessualità, dobbiamo scoprire il valore del piacere e del desiderio profondi e al contempo rinunciare all’ansia di controllare le emozioni, a giustificare la nostra esistenza con il lavoro e le costrizioni e a credere nel valore di repressione e sofferenza.
Nella nostra società, il sesso è alterato da un masochismo che ha radici profonde e che trova una distorta soddisfazione nel soffocamento del desiderio. Il masochismo è una forma sintomatica quanto distruttiva di resa. Invece di cedere alle passioni, lasciando che le emozioni ci attraversino il corpo e la mente, invece di offrirci generosamente all’intimità, rinunciamo alla gioia in nome di una qualunque autorità… e di autorità disposte a condannarci per i nostri desideri e i nostri piaceri ce ne sono sempre molte.
Nel cuore stesso del sesso sta una profonda asserzione di vita ed è da quella che scaturiscono ottimismo, energia e voglia di vivere. Ma è un processo che rischia continuamente di venire indebolito dal timore della vitalità, dall’incapacità di confidare nella vita, in se stessi e negli altri. Ovunque ci viene detto di stabilire limiti per l’eros, di non smarrirci nella sua passione. Ma ascoltando questi timorosi avvertimenti, rischiamo di ritrovarci con una modica capacità di autocontrollo acquistata rinunciando alla passione di un’intera vita. Allora, l’eros scorrerà nel profondo, trasformato in un desiderio oscuro e bruciante e la “superficie” della vita sarà meccanica, controllata, priva di gioia.“
Immaginiamo di riuscire ad abbandonarci. Immaginiamo di riuscire a diminuire il dialogo mentale, a dissolvere le emozioni negative, a non chiuderci nel nostro ego, a non considerare corpi ed ambienti come negativi, freddi, lontani. Immaginiamo di potere sentire il divino che ci viene incontro, festoso ed innamorato, attraverso i corpi, gli ambienti, gli eventi. Immaginiamo che i sensi possano sempre nutrirsi di piacere e di bellezza, ovunque: attraverso la vista, il tatto, tutti i sensi. Immaginiamo che tutto quello che vediamo, sentiamo, tocchiamo, ci parli di entusiasmo, di piacere e di mistero. Immaginiamo allora di sentire ovunque dei flussi di attrazioni sessuali ed erotiche, che tendono ad elevare in tutti il desiderio, il piacere, l’elevazione, la creatività. Gli amori raggiungerebbero livelli nuovi ed intensissimi di coinvolgimento e di felicità.
L’atto sessuale è un rito evocatore della dea del sesso. L’amore e l’affetto che sentiamo per il partner, i preparativi e tutte le attività che essi comportano, sono intesi a evocare la ninfa del sesso, perché possa infondere il suo spirito nei nostri gesti. In assenza della ninfa il sesso diventa pura meccanica. Manca di anima perché quest’ultima esige che ci prendiamo cura dell’aspetto temporale così come di quello eterno. Se trascuriamo la dimensione verticale, i nostri sentimenti più profondi e le nostre più alte aspirazioni, ci priviamo dell’anima e ciò che ci rimane non è che un’esperienza funzionale destinata ad apparirci vuota.
Quando lo spirito, o genio, del sesso permea l’amplesso attraverso parole, contatti e azioni evocativi, entra in gioco l’anima stessa del sesso e gli amanti percepiscono insondabili profondità nella loro unione.
(Antonio Sbisà, L’ebbrezza amorosa, Edizioni Mediterranee – corsi online ErbaSacra, Formazione affettiva e sessuale, Crescita personale)