Oltre il corpo fisico: i corpi sottili, l’aura, i meridiani, i chakra
Testo di: Renato Tittarelli
Ogni struttura vivente, includendo le piante, gli animali, l’uomo ha una struttura energetica extracorporea (i corpi sottili) che convive e compenetra con quella fisica. E’ tale struttura energetica che compone l’aura, che con i suoi vari strati e colori avvolge il corpo fisico. I testi sacri, dei Veda, del Tantra, dello Yoga, dell’esoterismo cristiano, ebraico, buddista e di altre religioni, della Medicina Ayurvedica, della Medicina Cinese Tradizionale, assieme ai resoconti di santi, visionari, sciamani e sensitivi di ogni paese ne parlano e la descrivono in molteplici modi.
Tra i modelli più importanti che ci sono pervenuti e che ci permettono di dare forma ad un’anatomia e ad una fisiologia energetica possiamo prendere in considerazione il modello energetico dei sottili canali energetici contemplato negli testi di medicina cinese, buddista ed ayurvedica, meglio conosciuti come i meridiani energetici ed i punti vitali resi noti dall’agopuntura cinese e dal trattamento energetico giapponese shiatsu. Il Chi o energia vitale circola ininterrottamente dall’inizio della vita fino alla morte nei sottili ed invisibili canali energetici e può avere un qualità yang, maschile, esterna, calda o ying, femminile, interna, fredda. Ad ogni meridiano corrisponde ad un organo nella dimensione fisica, sottile e psichica. Quando insorge una forma di disturbo alla libera circolazione dell’energia vitale, dovuta a fattori esterni ambientali, traumatici, psichici o interni fisici, emozionali, psichici e spirituali comparirà una malattia di natura corrispondente: fisica, emozionale, psichica o spirituale.
Su queste concezioni, unitamente alla teoria dei cinque elementi, di cui siamo composti noi uomini. come specchio del macrocosmo vivente: terra, metallo, acqua, legno, fuoco, si basano i sistemi taoisti di cura della Medicina Tradizionale Cinese, che includono come rimedi l’alimentazione terapeutica, la ginnastica energetica, il tai-chi-chuan o meditazione in movimento, il massaggio, l’agopuntura, la moxa o cura col calore, il chi-kung o terapia col respiro, la meditazione con la luce e la visualizzazione.
In aromaterapia sottile, se siamo in grado di fare una diagnosi energetica secondo questi canoni, possiamo scegliere un punto vitale o un meridiano da trattare col massaggio o altri metodi che includono comunque l’utilizzo di una quantità minima di olio essenziale.
Un’altra modalità molto antica che spiega la presenza, il movimento dell’energia vitale come fattore di armonia e collegamento tra corpo, mente e spirito è la teoria tantrica dei 7 chakra, su cui si basano anche lo yoga e la medicina ayurvedica. La parola “chakra” deriva dal sanscrito e significa “ruota” e questo vuole dare l’idea del girare, del movimento continuo che compie l’energia all’interno o all’esterno del corpo per alimentare le sue funzioni vitali, fisiche, emozionali e psichiche, ma anche per portare l’uomo al massimo grado di evoluzione possibile o illuminazione passando attraverso vari corpi presi in prestito nelle varie vite che la sua anima sceglie di utilizzare per apprender nuove lezioni. I chakra conosciuti sono tanti, ma i più utilizzati sono 7, a cui corrispondono funzioni fisiche, ghiandole endocrine, elementi (terra, acqua, fuoco, aria, etere) colori, stati d’animo, mantra o suoni sacri, yantra o geometrie e numeri, mandala o raffigurazioni sacre.
Il numero dei chakra principali va da 1 a 7, anche se varie tradizioni arrivano a 8 o 9. I chakra indicano anche un percorso evolutivo ascensionale che parte dalle dimensioni primarie dell’esistenza e più grossolane della coscienza, come la sopravvivenza e la sessualità, ed arriva a quelle più mentali e cosmiche dei chakra superiori posti sulla testa. I chakra sono raffigurati prevalentemente lungo la colonna vertebrale, a partire dalla zona genitale e del sacro, anche se di fatto si tratta di vortici che aprono sia nella parte posteriore sia anteriore del corpo e che si estendono ad una zona extracorporea, contribuendo a formare l’aura del soggetto. Nel caso di un soggetto umano medio la sua aura, con ciò che comporta, si estende di pochi metri o al massimo una decina di metri oltre il suo corpo fisico. Si dice che l’aura del Buddha si estendesse per 200 kilometri.
Naturalmente non solo gli umani hanno un’aura, ma anche le piante e gli animali viventi. Questo è possibile vederlo facilmente, anche se non si è sensitivi, grazie alla foto con la camera kirlian o con strumenti più sofisticati come l’Aura Vision. Persone dotate di poteri extrasensoriali sono in grado di vedere l’aura, ma anche chi si occupa di guarigione spirituale è in grado di percepire l’aura, anche se non in modo visivo. Con un buon allenamento anche persone che apparentemente non sembrano rientrare in queste categorie possono essere in grado di vedere o percepire l’aura. Diversi tentativi artistici sono stati fatti nella storia dell’uomo per rappresentare l’aura: nei dipinti rupestri navajo, nelle icone cristiane, persiane, giapponesi, indù, dove l’aura viene rappresentata come uno splendore diffuso che circonda l’essere umano, il capo spirituale o gli esseri celesti come gli angeli ed arcangeli, presenti in tutte le tradizioni spirituali, oppure con un’aureola posta attorno alla testa.
La forma dell’aura in stato di equilibrio assomiglia a quella di un uovo. L’intensità luminosa e cromatica dell’aura cambia notevolmente nella nostra vita secondo gli accadimenti che attraversiamo. La sua ampiezza cambia in stretto rapporto con la salute mentale, fisica, emotiva e spirituale della persona. Generalmente i colori dell’aura sono chiari e trasparenti, mentre diventano cupi e nebulosi quando sono presenti dei fattori di disturbo o s’instaura una malattia. I cambiamenti disturbanti dello stato dell’aura, come riduzione della luminosità, varchi o buchi aurici, sono avvertibili come perdita di vitalità, confusione, mancanza di determinazione e possono essere dovuti a molteplici fattori: malattie fisiche, shock, incidenti, traumi emotivi e psichici, alcol, fumo, droghe, psicofarmaci, ansietà, angoscia, depressione, conflitti irrisolti, pensieri ossessivi e di distruzione, malattie nervose e mentali gravi.
Tra i modi più efficaci per risanare il campo energetico dell’aura abbiamo il massaggio aurico, quindi extracorporeo, il massaggio o unzione con oli direttamente sui chakra, combinato o meno alla cura con cristalli, gli idrolati, le acque sacre e di luce, la preghiera, la visualizzazione, la meditazione, l’uso del pensiero positivo, il rinforzo della capacità di volontà e a tutte le forme di esercizi fisici e spirituali.
Diversamente dai pensieri egoistici, spregevoli e di paura, i pensieri positivi migliorano la nostra condizione di salute e a volte possono guarire le malattie. Tra i molti modi scientifici di spiegare l’esistenza dell’aura, visibile con molte strumentazioni moderne, c’è quello di attribuirla alla energia elettromagnetica. Il corpo etereo, quello più vicino a quello fisico dell’aura, può essere composto anche di energia elettromagnetica, tuttavia l’aura che è composta anche da altri corpi sottili è più comprensibile se accreditiamo l’ipotesi antica che la vuole composta da “chi“ o “prana“ che sono traducibili nel linguaggio moderno come l’energia vitale che avvolge e permea tutte le cose.